EVENT CLUB
ASSOCIAZIONE RICREATIVA E CULTURALE SENZA SCOPO DI LUCRO
STATUTO
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Art. 01. DENOMINAZIONE
L'Associazione è denominata "EVENT CLUB".
Art. 02. SEDE
L'Associazione ha sede in Castel Guelfo di Bologna, Galleria della Meridiana
1.
Art. 03. OGGETTO E SCOPO
L'Associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità
di natura ricreativa e culturale ed in particolare di consentire agli associati
di accedere tramite apposito sito Internet a utilità, intrattenimenti
e partecipazione a manifestazioni sportive e culturali in genere intese come
attività del tempo libero e come mezzo di socializzazione degli associati.
Gli associati che avranno espresso un alto livello di fidelizzazione all'attività
in essere potranno essere invitati dalla direzione a partecipare ad eventi sportivi
di carattere nazionale ed internazionale senza alcun concorso di spese. L'associazione
non può svolgere attività diverse da quelle ad essa direttamente
connesse o di quelle accessorie, per natura, a quelle statutarie, in quanto
integrative delle stesse.
Art. 04 PATRIMONIO ED ENTRATE DELL'ASSOCIAZIONE
Il patrimonio dell'associazione è formato da tutti i beni mobili e immobili
che pervengono alla stessa a qualsiasi titolo, da elargizioni o contributi da
parte di privati o enti pubblici e privati, nonché da eventuali avanzi
netti di gestione.
Per l'adempimento dei suoi compiti l'associazione dispone delle seguenti entrate:
- quote associative;
- redditi derivanti dal proprio patrimonio;
- contributi ed elargizioni di privati, società ed enti pubblici e privati.
L'adesione all'associazione non comporta obblighi di finanziamento o di esborsi
ulteriori rispetto al versamento della quota associativa. Ogni versamento deve
comunque intendersi a fondo perduto; in nessun caso e quindi nemmeno in caso
di scioglimento dell'associazione, può darsi luogo a ripartizioni o assegnazioni
di somme, a qualsiasi titolo, agli associati.
I versamenti non creano altri diritti di partecipazione trasmissibili a terzi,
neanche in caso di successione.
Art. 05. FONDATORI, SOCI, BENEFICIARI E BENEMERITI DELL'ASSOCIAZIONE
Sono aderenti all'associazione:
- i fondatori
- i soci dell'associazione
- i beneficiari
L'adesione comporta il diritto di voto in assemblea per ogni tipo di delibera.
Sono fondatori coloro che partecipano alla costituzione dell'associazione.
Sono soci dell'associazione coloro che vi aderiscono nel corso della sua esistenza.
Sono beneficiari dell'associazione coloro ai quali vengono erogati i servizi
che l'associazione si propone di svolgere e comunque beneficiano delle iniziative
e delle risorse dell'associazione.
Sono benemeriti dell'associazione coloro che effettuano versamenti di particolare
rilevanza o che si prodighino per gli scopi statutari pur non essendo associati.
Le qualifiche sopra indicate sono tra loro cumulabili.
Ogni socio, qualunque sia la sua qualifica o carica sociale, avrà diritto
ad un voto.
Chi intende aderire all'associazione deve farne richiesta al consiglio direttivo,
il quale dovrà provvedere in merito entro sessanta giorni dal ricevimento
della domanda.
Il recesso è ammesso in qualunque momento, previa comunicazione dell'interessato,
ed avrà efficacia dall'inizio del secondo mese successivo alla comunicazione.
In presenza di gravi motivi il consiglio direttivo può stabilire l'esclusione
di un associato, al quale dovrà notificare tale provvedimento con le
opportune motivazioni.
Art. 06. ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE
Sono organi dell'associazione:
- l'assemblea degli aderenti all'associazione
- il consiglio direttivo.
Art. 07. ASSEMBLEA
L'assemblea è composta da tutti gli aderenti all'associazione.
L'assemblea si riunisce una volta l'anno per l'approvazione del rendiconto annuale
(entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio).
Sono di competenza dell'assemblea:
- la nomina del consiglio direttivo, del presidente e dell'eventuale vice presidente;
- gli indirizzi generali dell'attività dell'associazione;
- l'approvazione degli eventuali regolamenti interni proposti dal consiglio;
- ogni decisione in merito allo scioglimento e la liquidazione dell'associazione
e la devoluzione del suo patrimonio.
L'assemblea è convocata dal presidente ogni qualvolta questi lo ritenga
opportuno, oppure quando ne sia fatta richiesta da almeno cinque associati,
due consiglieri o dal collegio dei revisori, se nominato.
La convocazione è effettuata mediante posta elettronica almeno tre giorni
prima della data stabilita per l'adunanza.
L'assemblea è presieduta dal presidente del consiglio direttivo o, in
caso di sua assenza, dal consigliere più anziano. I verbali saranno redatti
da un segretario nominato dall'assemblea stessa.
L'assemblea sarà validamente costituita con la presenza della maggioranza
degli associati.
L'assemblea potrà validamente deliberare con il voto favorevole della
maggioranza dei presenti.
Art. 08. CONSIGLIO DIRETTIVO
L'associazione è amministrata da un consiglio direttivo composto, a scelta
dell'assemblea, da un minimo di tre ad un massimo di cinque membri, compresi
il presidente, eventuale vice presidente. Il consiglio direttivo nominato dall'assemblea
dura in carica un triennio ed è rieleggibile. In caso di sostituzione
di uno o più consiglieri, quelli nominati dall'assemblea in sostituzione
di quelli dimissionari, decaduti o dimessi, restano in carica fino alla scadenza
dell'intero consiglio. Nel caso in cui dovesse venire a mancare la maggioranza
del consiglio, dovrà essere convocata senza indugio l'assemblea dell'associazione
per la nomina dell'intero consiglio.
Spetta pertanto al Consiglio a puro titolo semplificativo:
- stabilire le quote associative e le eventuali contribuzioni straordinarie
per particolari esigenze economiche;
- redigere e modificare il Regolamento interno dell'associazione che non deve
essere in contrasto con le norme dello Statuto;
- redigere il rendiconto economico;
- conferire incarichi e deleghe e stabilire le relative eventuali remunerazioni;
- deliberare circa l'ammissione o l'esclusione di associati e sull'applicazione
delle sanzioni disciplinari.
I consiglieri decadono dall'incarico per:
- dimissioni
- revoca da parte dell'assemblea
- decadenza, in caso di assenza prolungata per oltre tre riunioni del consiglio
nel corso di uno stesso esercizio.
Le riunioni del consiglio vengono convocate dal presidente mediante semplice
comunicazione oppure su istanza di almeno due consiglieri, rivolta al presidente
stesso che provvederà alla convocazione.
Il consiglio può delegare le sue funzioni ad uno o più consiglieri
delegati, stabilendone la durata ed i limiti. Non sono delegabili le funzioni
relative alla predisposizione del rendiconto previsto dall'art. 7.
Le riunioni del consiglio sono valide se costituite dalla maggioranza dei consiglieri
in carica. Il consiglio validamente costituito delibera con il voto favorevole
della maggioranza dei consiglieri presenti.
La carica di consigliere deve intendersi di norma gratuita. Al consigliere spettano
i rimborsi delle spese sostenute, opportunamente documentate, in ragione dell'incarico
svolto in conformità con gli indirizzi statutari deliberati dall'assemblea
e dei gettoni di presenza stabiliti dallo stesso Consiglio Direttivo.
Art. 09. PRESIDENTE
Al presidente dell'associazione spetta la firma sociale e la rappresentanza
di fronte a terzi e anche in giudizio. Su delibera del consiglio il presidente
può attribuire la rappresentanza dell'associazione anche a persone estranee
al consiglio.
La gestione ordinaria e straordinaria dell'associazione compete al consiglio
direttivo quale organo collegiale. In casi eccezionali di necessità ed
urgenza il presidente può anche compiere atti di ordinaria e straordinaria
amministrazione anche senza delibera del consiglio che tuttavia dovrà
essere convocato con urgenza per l'eventuale ratifica degli atti compiuti dal
presidente.
Il presidente convoca e presiede il consiglio e l'assemblea, cura l'esecuzione
delle delibere, sorveglia il buon andamento amministrativo dell'associazione,
verifica l'osservanza dello statuto e dei regolamenti e suggerisce le direttiva
da sottoporre al consiglio ed all'assemblea dell'associazione.
Il consiglio direttivo, nella sua collegialità, cura la predisposizione
dei bilanci e dei rendiconti da sottoporre all'assemblea, corredandoli con le
opportune relazioni.
Art. 10. VICE PRESIDENTE
Il vice presidente, se nominato, sostituisce il presidente in caso di sua assenza
o impedimento.
Art. 11. LIBRI DELL'ASSOCIAZIONE
Oltre alle scritture contabili eventualmente prescritte dalla legge, l'associazione
tiene i libri verbali delle adunanze e delle deliberazioni dell'assemblea, del
consiglio direttivo, nonché il libro degli aderenti all'associazione.
Art. 12. ESERCIZI SOCIALI E BILANCI
Gli esercizi dell'associazione si chiudono il 31 dicembre di ogni anno.
Entro la fine del mese di marzo di ogni anno il consiglio direttivo è
convocato per la predisposizione del bilancio consuntivo da sottoporre entro
il mese di aprile all'assemblea dei soci.
Art. 13. AVANZI DI GESTIONE
E' vietato distribuire, anche indirettamente, utili o avanzi di gestione comunque
denominati, nonché fondi, riserve o capitale, durante la vita dell'associazione,
a meno che la distribuzione non sia imposta per disposizione di legge o effettuata
a favore di altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
L'associazione ha l'obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione
per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse
direttamente connesse.
Art. 14. SCIOGLIMENTO
In caso di scioglimento dell'associazione, per delibera dell'assemblea o altra
causa, è fatto obbligo di devolvere il patrimonio sociale ad altre organizzazioni
non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità,
sentito l'organo di controllo di cui all'art. 3, comma 190 della legge 23 dicembre
1996, n. 66 salvo diversa destinazione imposta dalla legge.
Art. 15. CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Qualunque controversia sorgesse in dipendenza della esecuzione o interpretazione
del presente statuto e che possa formare oggetto di compromesso sarà
rimessa al giudizio di un arbitro amichevole compositore che giudicherà
secondo equità e senza formalità di procedura, dando luogo ad
un arbitrato imparziale. L'arbitro sarà scelto di comune accordo dalle
parti contendenti. In caso di disaccordo sulla nomina dell'arbitro, questi sarà
nominato dal Presidente del Tribunale di Bologna su istanza della parte più
diligente.
Art. 16. LEGGE APPLICABILE
Per disciplinare ciò che non sia eventualmente previsto nel presente
statuto, si deve far riferimento alle norme in materia di enti contenute nel
libro IV del codice civile e, in subordine, in quelle contenute nel successivo
libro V.
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Il presente
statuto è legalmente depositato presso lo studio Dott.Bisi
Via Zacconi 14 Bologna